Se sei il proprietario di un immobile che hai messo in vendita, ma che continui a occupare,
devi porre la massima attenzione a non diventare una presenza indiscreta che fa scappare i possibili acquirenti.
Non a caso hai scelto di affidarti a una figura professionale, quella dell’agente immobiliare.
Quindi sii coerente e… lascialo lavorare!
Sarà proprio lui a evitarti ogni spiacevole situazione e a limitare i danni che tu stesso,
anche in buona fede, rischi di fare a una trattativa.
Ecco quindi le tre ragioni per cui, se sei un proprietario indiscreto,
farai scappare i clienti e soprattutto tre rimedi per evitare di ritrovarti a dire
o a fare qualcosa di cui potresti pentirti amaramente.
Uno: il tuo animale domestico potrebbe essere un problema.
Alla maggior parte delle persone piacciono cani, gatti e gli altri animali domestici,
ma non sappiamo mai con esattezza chi sia e cosa pensi un potenziale compratore
che viene a vedere la casa o il locale commerciale che hai messo in vendita.
Esistono persone di tutti i tipi: alcuni soffrono semplicemente di allergie, altri hanno paura degli animali,
altri ancora sono talmente fissati con l’igiene che non vedono di buon occhio che un pet giri indisturbato per casa.
Ecco quindi il primo consiglio:
evita, per quanto possibile, di far restare in casa l’animale che ci vive durante il sopralluogo del potenziale cliente.
Questo semplicissimo accorgimento ti risparmierà una falsa partenza ed escluderà fin da subito eventuali discussioni.
Infatti, che cosa potrebbe accadere se all’acquirente scappasse un commento negativo sul tuo migliore amico a quattro zampe?
Meglio non pensarci!
Tanto più che nel momento in cui metti in vendita un immobile, non ti interessa cosa pensi degli animali chi lo comprerà e
comunque è sempre meglio non cadere in polemiche sulle questioni di principio.
Due: per il proprietario parlare significa danneggiarsi.
Per il proprietario, durante la visita di un immobile da parte di un acquirente,
la cosa migliore non è solo allontanare il gatto o il cane di casa,
ma forse evitare lui per primo di essere presente.
Pensaci bene: hai delegato apposta la conduzione e la conclusione dell’operazione a un professionista
che deve sentirsi libero di muoversi e di lavorare al meglio delle sue possibilità,
senza sentirsi addosso il peso di inutili condizionamenti.
Se proprio non puoi fare a meno di essere presente, allora devi cercare di tacere il più possibile e
comunque di parlare solo se interpellato dal tuo agente.
C’è un argomento che sopra ogni altro dev’essere per te un inviolabile tabù:
il prezzo.
Mai e poi mai devi cadere nella tentazione di parlare del prezzo:
a ogni domanda in merito devi sforzarti di rispondere sempre nello stesso modo, ovvero indicando il tuo consulente
che hai scelto apposta per questo e che è l’unico autorizzato e preparato per affrontare questo discorso con chiunque.
Tre: per il proprietario rispondere al posto dell’agente significa suicidarsi.
Se vuoi essere certo di far naufragare un affare, be’ ti basta rubare la scena e la parola al tuo agente immobiliare.
Una delle regole d’oro in questo tipo di trattative, infatti, dice che il proprietario non deve mai e poi mai intralciare in nessun modo
e per nessun motivo il suo professionista di fiducia.
Quindi ricordati sempre bene di non parlare mai sopra il tuo agente, di non contraddirlo per nessun motivo, di non rubargli mai la scena.
E soprattutto, per favore, non offenderti se il tuo agente non ti interpella mai
o cerca di fare il suo lavoro meglio che può nonostante la tua presenza.
Quando rimmarrete soli ci sarà tutto il tempo e il modo per dirsi apertamente ciò su cui non siete d’accordo,
ma – attenzione – mostrarvi divisi davanti all’altra parte, più che indebolire il tuo agente,
alla fine danneggia solo te che rischi di aver perso un potenziale cliente!
Per capire meglio questo consiglio, ti sarà sufficiente metterti per un attimo nei panni di una persona interessata al tuo immobile.
Non pensi che andrebbe a nozze e penserebbe di poter trarre un enorme profitto se capisse di avere davanti una proprietà
che non ha le idee chiare e che quindi non riesce a fargli fronte comune?
Inoltre non dimenticare che la maggior parte dei compratori cerca sempre di scavalcare l’agente immobiliare per un semplice fatto:
sa benissimo che in genere il proprietario non è un venditore, anzi,
e spera quindi di poter strappare un prezzo migliore se riesce a bypassare il professionista di queste cose,
magari mettendolo contro il suo stesso datore di lavoro.
La cosa migliore è quindi sempre evitare di essere presenti a un sopralluogo
e cogliere l’occasione per fare due passi con il proprio cagnolino.
L’assenza del proprietario risulta la scelta strategica migliore
ed è l’unica garanzia di evitare un altro terribile errore che può essere fonte di inutili tensioni,
quello di fare domane all’acquirente.
Infatti, quando una persona viene a vedere un immobile, deve sentirsi il più possbile a suo agio.
Tante volte ha bisogno di dire delle grandissime banalità o, peggio, delle vere cavolate.
Non importa: quello è il suo momento.
D’altra parte sta per compiere un passo importante,sta per tirare fuori molti soldi e quindi quello del sopralluogo dev’essere un bel momento
per lui in cui sentirsi pienamente a suo agio.
Pressarlo di domande e magari rispondergli in modo contrario alla sua sensibilità non farebbe altro che dare origine a inutili tensioni
che porterebbero nella migliore delle ipotesi a complicare inutilmente il lavoro del tuo agente,
nella peggiore a rovinare tutto e far saltare la trattativa.
Ed è proprio questo che vuoi evitare in tutti i modi, vero?
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