Se sei un venditore o un acquirente, sai già che c’è una domanda che un buon agente immobiliare prestoo tardi si trova a dover fare ai suoi clienti.
Si tratta di un interrogativo che a prima vista si può presentare come banale,
ma che al contrario obbliga ogni cliente a prendere coscienza delle proprie intenzioni
il risparmio oppure la qualità.
A questo punto potresti provare a fermarti e a dare la tua risposta prima di continuare a leggere.
Cos’hai scelto?
Se la tua posizione è nettamente a favore di una delle due soluzioni, al punto di escludere l’altra,
allora sei sulla buona strada per partecipare a una trattativa immobiliare.
Sì, perché invece la maggioranza delle persone, posta di fronte a questo dilemma, tenta di imboccare una facile scorciatoia e
propone una risposta così semplice da essere irrealistica.
I più rispondono:
vorrei spendere il meno possibile, ma riuscire comunque ad accaparrarmi il miglior immobile sul mercato.
Certo, questo piacerebbe a tutti, ma va da sé che un risultato del genere è difficilmente raggiungibile,
visto che concretamente non esiste la possibilità di acquistare sottocosto immobili di lusso.
Cerchiamo di capire perché.
Qualunque sia l’acquisto che hai in mente, non necessariamente quello di una casa o di un locale,
è difficile prescindere da una certa quota di budget di riferimento.
Accade più raramente, ma succede, che qualcuno si trovi nella condizione di poter puntare principalmente sulla qualità,
ma se sei in grado di ragionare in questi termini, non starai lì a porti molti limiti dal punto di vista economico.
Ciò non significa che se sei disposto ad avere il meglio non presterai attenzione al tuo denaro o alle altre condizioni del contratto:
semplicemente non passerai il tuo tempo a pensare solo a come risparmiare un po’ di denaro.
Evitare le proposte temerarie.
Se stai pensando che le eccezioni esistono sempre, non ti stai sbagliando.
Riuscire a tenere insieme la ricerca del risparmio e il raggiungimento della qualità è raro, ma non impossibile.
Attenzione però: sai bene che in genere le eccezioni non fanno che confermare le regole,
quindi forse non ha molto senso agire e darsi da fare come se un’utopia potesse diventare realtà.
Forse ti capiterà persino di sentire formulare, da parte di certi clienti,
delle offerte di acquisto che i consulenti chiamano in gergo tecnico “proposte temerarie”,
perché chi ha un minimo di esperienza si rende conto immediatamente che hanno pochissime chances di andare a buon fine.
Infatti, solo in pochissimi casi può avvenire che i venditori le accettino e che alla fine l’affare si faccia comunque.
Attenzione:
qualora la cosa dovesse succedere proprio a te, prima di stappare una bottiglia e festeggiare,
forse è meglio fermarsi un attimo e cercare di capire esattamente cos’è successo.
L’importanza di una valutazione adeguata.
Se conosci un agente immobiliare serio e veramente professionale, sai che egli tende sempre a sconsigliare questo genere di azzardi.
E se invece il tuo consulente non lo fa, ciò dovrebbe immediatamente suonarti
come un campanello d’allarme sulla sua capacità di condurre al meglio la trattativa.
Infatti, se è stata fatta una corretta valutazione del locale oggetto della vendita, allora si sta ragionando a partire da un prezzo congruo e
quindi non c’è proprio nessuna necessità di lanciarsi in questo genere di mosse.
A pensarci bene, infatti, l’unico caso in cui un consulente può in qualche modo autorizzare
e sostenere un passo simile da parte del compratore, si verifica
quando il venditore è disposto a scendere a patti sul prezzo.
Ma anche questo sa di sospetto!
Perché mai uno dovrebbe svendere?
Tu lo faresti?
Forse sì, ma di sicuro non per venire incontro all’acquirente,
bensì per fare in qualche modo i tuoi interessi.
Vedi anche tu che la cosa puzza di bruciato.
Se poi al posto del proprietario è addirittura il consulente a darti speranza sul fatto che l’affare si possa chiudere in fretta e
a un prezzo molto più basso rispetto a quello iniziale, allora è proprio il caso di drizzare le antenne
e mettere in discussione la professionalità dell’intermediario.
Insomma, un buon agente immobiliare si giudica innanzitutto dalla capacità di fare una corretta valutazione dell’immobile.
E se questa è stata fatta in modo adeguato, allora non rimane nessuno spazio per offerte di tipo “kamikaze”.
Scegliere tra budget e qualità.
Se sei un acquirente e hai stabilito un determinato budget, è meglio che valuti le proposte
che rientrano nelle tue reali possibilità senza che perdi tempo inutile o che ne fai perdere agli altri.
Ciò significa che se la somma a tua disposizione non ti consente di sognare troppo in grande inseguendo case
o locali che sono al di fuori della tua portata, farai prima a fartene una ragione piuttosto
che a desiderare ciò che nessuno è in grado di darti.
Stai infatti rischiando come minimo di perdere tempo, ma, a forza di desiderare il massimo risultato col minimo sforzo,
potresti addirittura imbatterti in qualche fregatura.
In ogni caso, se hai la fortuna di trattare con un agente immobiliare degno di questo nome,
questi cercherà comunque di portare a casa un affare che sia vantaggioso per tutte le parti coinvolte sotto tutti i punti di vista,
ma è necessario che il compratore si metta nell’atteggiamento di chi sa accontentarsi.
Un acquirente intelligente non pensa solo all’aspetto più superficiale, al risultato economico,
ma si affida a un vero professionista affinché tutta la questione sia gestita con precisione e trasparenza in ognuna delle sue fasi.
Il prezzo infatti è solo una componente, per quanto importante, di una felice trattativa immobiliare.
C’è un breve video di approfondimento sull’ argomento . Se vuoi puoi guardarlo direttamente da questo blog .
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